Trasfigurazione e reinterpretazione personale dell'omonima città, importante centro religioso e culturale per le antiche civiltà dello Sri Lanka a partire all'età del ferro. La città prende la forma di un gigantesco stūpa, una delle più antiche forme di monumento religioso, in cui i vari elementi vengono scomposti verticalmente e restano sospesi a mezz'aria, come se fossero attraversati da un'energia antica e perpetua, che scende fino a terra producendo una trasformazione del terreno. La luce colpisce le superfici arrotondate del volume principale producendo un morbido chiaroscuro, mentre sul fianco campeggia il cartiglio con il nome della città, scritto in lingua sinhala.

Serie completa di dieci serigrafie d'autore

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